In riferimento alla lettera pubblicata in data 1° luglio 2017 a titolo “Anglo-arabo il Derby ballerino” , con la presente cercheremo di dare all'autore della stessa, sig. Pietro Carzedda le spiegazioni e chiarimenti che chiede.
Innanzitutto, precisiamo che il Derby dell’ Anglo Arabo, per cavalli di 3 anni , si è disputato presso l'Ippodromo di Grosseto fino all'anno 1994 sulla distanza dei metri 1750 e non “sulla distanza classica” dei metri 2200 come erroneamente affermato dal sig. Carzedda, per essere poi trasferito presso l'ippodromo di Napoli, dove si è svolto fino all'anno 2012 sulla distanza dei metri 2000.
Dal 2013 si disputa nuovamente a Grosseto sulla distanza dei metri 2200, distanza condivisa con la segreteria dell' ippodromo del Casalone dalla Anglo Arabo Corse, perché a Siena esiste un'associazione regolarmente costituita e non “alcuni allenatori e proprietari particolarmente influenti che avrebbero il potere di cambiare e modificare…”, ma con forti dubbi fin da subito tanto da tenerla comunque “sotto osservazione” negli anni a venire perché, allora come oggi, si rilevavano le varie difficoltà che avrebbero potuto incontrare puledri che possono di buttare non prima della fine di marzo successivamente pochissime chorse a disposizione per trovare e consolidare la preparazione necessaria per affrontare una distanza così severa in una categoria così impegnativa già ai primi di luglio...
Date quindi le osservazioni fornite negli anni dagli associati, date le distanze a disposizione degli unici ippodromi continentali ,Grosseto e Firenze ,dove si svolgono le corse per anglo arabi, data l'evidenza che quest'anno per vari motivi le corse dedicate ai puledri di tre anni sono stati anche meno degli anni precedenti , dati i risultati dei derby degli ultimi 4 anni che invitiamo tutti a verificare, date le osservazioni che vengono dal continuo confronto e dalle continue valutazione delle corse che si svolgono, l'associazione, dopo dibattito, perché chiaramente non tutti la possiamo pensare alla stessa maniera, ha proposto in tempi utili al Casalone, sul cui tracciato non esiste distanza intermedia fra i metri 1750 e i metri 2200 , di invertire le distanze degli unici due Gran Premi per cavalli di 3 anni che si svolgono in Toscana e cioè di disputare il derby della anglo-arabo che si svolge in luglio e che ha una dotazione di €14300 sui m 1750 e il Gran Premio di Autunno dell'Anglo Arabo che si svolge in dicembre e che ha una dotazione di €19800, sulla distanza dei metri 2200, nell'ottica appunto di dare il tempo necessario e le occasioni giuste ai puledri per poter essere preparati gradualmente per impegni sempre più severi, in modo da preservarli fisicamente per più tempo e nel miglior modo possibile, al fine di creare un parco cavalli sempre più consistente, cosa della quale ci sembra ci sia bisogno come dell'aria... che poi è quello che di solito cercano di fare tutti i programmatori di corse dappertutto per tutti i tipi di cavalli.
Anche in Sardegna (e il signor Carzedda è sardo) si parte con gli Internazionali in giugno sui m 1800 per poi arrivare al derby e al Gran Premio Sardo in settembre sui m 2400.
Fa sorridere l'affermazione "ormai da alcuni anni presso la Segreteria di diversi ippodromi italiani ..." dato che gli unici due ippodromi continentali dove attualmente si svolgono corse per anglo arabi sono Grosseto e Firenze (poche e dal 2014..) le cui segreterie sono sempre molto attente, disponibili e collaborative ed assolutamente trasparenti, avendo con l'Associazione il comune obiettivo di tutelare il settore in modo da creare risorse ed occasioni per tutti, e che non possono fra l'altro, in continente , assolutamente prescindere dal confezionamento di corse possibilmente numerose , divertenti ed interessanti per lo scommettitore.
Dispiace molto poi per il tono dispregiativo ed ilare (considerando che il signor Carzedda consiglia di imparare da una storia che ci ha preceduto che però non è esattamente come dice lui) usato verso quelle stesse persone , Anglo Arabo Corse e ippodromi, tra l'altro sempre a disposizione per qualsiasi operatore che voglia esprimere le proprie opinioni che in questi anni, data la tragica situazione ippica in generale e di alcune situazioni in particolare, hanno fatto un lavoro enorme ottenendo grandi risultati come non perdere lo stanziamento dei Gran Premi di Napoli, consolidare il montepremi esistente di Grosseto e addirittura, iniziare dal 2014 , a fare le corse in un altro ippodromo, Firenze, dove le corse per gli angloarabi proprio non c'erano ,tutto montepremi a disposizione di tutti gli operatori che siano del continente o della Sardegna…
Dispiace molto anche perché vengono fatti da anni sforzi continui e snervanti , tesi ad ottenere nuovi montepremi, nuove occasioni per armonizzare ,per migliorare , per fare apprezzare le corse degli anglo arabi da un pubblico sempre più vasto. Nessuno vuole cambiare per avvantaggiare qualcuno ma solo per migliorare, le cose cambiano si evolvono c'è un passato ma c'è anche un presente sul quale bisogna costruire il futuro e bisogna avere il coraggio di cambiare, non è detto che una cosa fatta per anni in una determinata maniera sia stata fatta nella maniera corretta.
Teniamo inoltre precisare e anche qui non siamo completamente in linea, che proprio perché il cavallo anglo arabo può essere utilizzato in varie discipline, per molte delle quali non è assolutamente necessario possedere doti di fondo, uno dei prossimi e più importanti obiettivi sarà quello di poter tutelare ad ogni livello le attitudini di tutti i cavalli, da distanza e non ,perché i cavalli buoni quelli da mettere in razza per intenderci, da che mondo e mondo, ci sono sempre stati su tutte le distanze e la razza anglo araba non si discosta da questo dato di fatto.
Sempre a disposizione per qualsiasi tipo di confronto possibilmente costruttivo e con la coscienza assolutamente a posto, salutiamo cordialmente.